Un'ombra nella cornice dei suoni raccolta nella rosa di una battente. Un istante.
Girati, sei ad un passo dalla Spagna. Un altro passo, poi la Calabria.
Francesco Loccisano è un contenitore di sensazioni aspre e calde di flamenco e tarantella:
corto e sottile come un graffio sulle corde, avvolgente e rassicurante come l'armonia tra carne e strumento che riesce a creare con la sua musica.
Un palcoscenico apparecchiato e pronto ad offrirsi: i suoi ricci sono tentacoli che non risparmiano sguardo alcuno, i suoi piedi battono il tempo di una danza Ionica travolgente, le sue mani si spostano a Sud (di Mozart) e scendono nell'abisso, dove tutto ha avuto origine, dove è il caos della creazione ad arrangiare la vita in musica.